Detrazione impianto elettrico
Ammissibilità dell’opera. Aliquote. Modalità di pagamento. Certificazione.
Certificazione dell’impianto.Fra le opere prioritarie quando si procede alla ristrutturazione di casa o all’acquisto di una vecchia abitazione, l’impianto elettrico è uno degli elementi principali da mettere a norma, per la sicurezza di chi vi risiede: la detrazione impianto elettrico permette di ridurre il carico fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.Il rifacimento dell’impianto elettrico rientra nella tipologia di lavori considerati opera di manutenzione straordinaria. Pertanto le spese sostenute dal contribuente, a patto di rispettare una serie di requisiti, possono essere portate in detrazione.
Detrazione impianto elettrico: aliquote
L’agevolazione fiscale concessa a chi opera lavori di rifacimento dell’impianto elettrico consiste nella detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. In sostanza si può detrarre in dichiarazione fino ad un massimo di €48.000 (50% di 96.000).La detrazione viene effettuata in 10 rate annuali di pari importo. Occorre sapere già fin d’ora che l’aliquota al 50% rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2024. Dal primo gennaio 2019 infatti entrerà in vigore la detrazione 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2025.
Detrazione impianto elettrico: modalità di pagamento
Requisito fondamentale è che i pagamenti vengano effettuati in modo che rimangano tracciati, ovvero mediante un bonifico parlante, postale o bancario, sul quale risultino:
causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986),codice fiscale del beneficiario della detrazione,codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Certificazione
La certificazione deve essere effettuata da un professionista abilitato che, mediante la redazione del documento apposito, mette in calce che l’impianto non presenta difetti.
Ulteriori documenti che devono essere in possesso del proprietario dell’appartamento è il Certificato di conformità o la Dichiarazione di rispondenza dell’impianto alle normative.
La Dichiarazione di conformità (DiCo) è il documento obbligatorio che si deve aver in possesso nel momento in cui viene installato un nuovo impianto di tipo elettrico, idraulico, riscaldamento, cottura o evacuazione fumi (canna fumaria).
La Dichiarazione di rispondenza (DiRi) è invece il documento che viene redatto nel momento in cui viene a mancare, perchè inesistente od irreperibile il Certificato di conformità, nel caso quest’ultimo fosse inesistente o irreperibile.
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